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le geometrie non euclidee conclusioni

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Academic year: 2018

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(1)

Si cominciò a pensare di costruire delle

geometrie che non ritenessero valido il V°

postulato di Euclide

Karl Frederich Gauss (1777-1855) matematico, astronomo, fisico tedesco. Non pubblicò mai i suoi studi poiché temeva quelli che definì “strilli dei beoti”.

Nicolaj Ivanovich Lobacevskj (1793-1856) matematico russo.

János Bolyai (1802-1860) matematico ungherese, il padre era amico di Gauss.

Bernard Riemann (1826-1866) matematico tedesco, fu allievo di Gauss.

(2)

Difficoltà ad accettare le nuove

teorie

1781 I.Kant pubblica Critica della ragion pura:

“in forza della loro natura il tempo e lo spazio non possono venire concepiti arbitrariamente in quanto il loro modo di essere intuiti è connaturale con la mente umana”.

Con le geometrie non euclidee si scopre che può esistere una geometria coerente, indipendentemente dal fatto che gli assiomi esprimano proprietà evidenti dello spazio fisico dell’intuizione.

(3)

Matematica come studio di relazioni

formali, teorie ipotetiche-deduttive

Assiomi: regole, relazioni formali che definiscono esse stesse gli enti dei quali si parla.

Enti primitivi: esistono solo quando gli assiomi vengono formulati, non prima di essi.

Verità: perfetta consequenzialità dei ragionamenti che portano da premesse liberamente assunte ai risultati successivi.

Sistema assiomatico moderno (Hilbert 1862- 1943): Insieme di proposizioni prive di significato intrinseco e tenute insieme da concetti deduttivi.

(4)

Sistema di assiomi ha l’obbligo di

garantire caratteristiche ben precise

Non contraddittorietà (coerenza): tutte le

affermazioni dedotte da essi, anche le più

remote, devono essere prive di

contraddizioni.

Indipendenza: che nessuno di essi possa

dedursi, come un teorema, dagli altri.

Completezza: da essi si devono poter

dedurre tutte le proposizioni della teoria.

(5)

Modello di una teoria

Interpretazione degli enti e degli assiomi di questa teoria come enti e proposizioni di un’altra.

Teoria X TeoriaY

Enti primitivi Oggetti

Assiomi Proposizioni dimostrabili

La non contraddittorietà della teoria Y mi garantisce la non contraddittorietà della geometria X: non contraddittorietà relativa

(6)

Non contraddittorietà assoluta

 1900 Hilbert: se si trova una teoria

autoconsistente, allora basterebbe costruire

modelli su di essa per avere la non

contraddittorietà assoluta.

 1931 Gödel: “Non esiste nessuna teoria

autoconsistente”.

(7)

Le tre geometrie sono

egualmente “vere”

H.Poincaré: “non esiste una geometria vera, ma solo una geometria comoda”

(8)

1907 Pablo Picasso

“Les

damoiselles d’Avignones” Inizio del

cubismo.

(9)

“I loro corpi e lo spazio che le circonda però non sono più rispettosi di una realtà euclidea, tanto che sono stravolte tutte le regole della prospettiva e del senso comune. Strane torsioni del corpo e dei volti, infatti, caratterizzano queste bellezze d’ispirazione iberica, e africana (le due figure di destra).

Ma cosa ne è stato della loro umanità? Come possibile chiamarle demoiselles se ci è impedito di comprendere il davanti e il dietro?

Forse basterebbe imparare a percepire in modo diverso la realtà, ad andare oltre a ciò che normalmente si vede. La rappresentazione, infatti, non è più visiva, ma mentale, come se vi girassimo intorno e tentassimo di ricostruire le varie viste sovrapponendole l’una all’altra. Ciò che unisce le cinque figure, infatti, è ormai quella libera scomposizione della realtà e ancor più libera ricomposizione dei volumi.”

(10)

LAUDISI Non gli dia retta! -È sicura anche lei di toccarmi come mi vede? Non può dubitare di lei. - Ma per carità, non dica a suo marito, né a mia sorella, né a mia nipote, né alla signora qua, come mi vede, perché tutt'e quattro altrimenti le diranno che lei s'inganna. Mentre lei non s'inganna affatto! Perché io sono realmente come mi vede lei! - Ma ciò non toglie che io sia anche realmente come mi vede suo marito, mia sorella, mia nipote e la signora qua, che anche loro non si ingannano affatto!

1918 Pirandello: “Così è (se vi pare)”

(11)

LAUDISI Vi vedo così affannati a cercare di sapere chi sono gli altri e le cose come sono, quasi che gli altri e le cose per se stessi fossero così o così..

SIGNORA SIRELLI Ma secondo lei allora non si potrà mai sapere la verità?

SIGNORA CINI Se non dobbiamo più credere neppure a ciò che si vede e si tocca!

LAUDISI Ma sì, ci creda, signora! Perciò le dico: rispetti ciò che vedono e toccano gli altri, anche se sia il contrario!

(12)

Una volta Hilbert aveva uno studente che

smise di frequentare le sue lezioni. Gli dissero

che il giovane aveva interrotto gli studi di

matematica per diventare poeta.

Hilbert osservò:

“Ha fatto bene, ho sempre pensato che non

avesse abbastanza fantasia per fare il

matematico”

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